Stefania Gabbrielli

Intervistata dalla nipote Carolina Nardi.

Sono nata a Siena il 22 settembre del 1948. All’inizio abitavo nel Bruco poi mi so’ trasferita nell’Onda, una contrada che m’ha sempre dato tanto e ho trovato davvero un ambiente di persone gentili e disponibili. Ho sempre frequentato la contrada e anche ora vo parecchie volte in cucina per prepara’ le cene..

Qual è il tuo primo ricordo?

Eh… ci dovrei pensare un pochino perché così un mi viene in mente. Però diciamo il periodo dell’asilo, andavo a San Francesco, con le suore. Mi ricordo che c’era un bellissimo giardino e qui c’ho fatto anche le elementari. Poi sempre per quanto riguarda la scuola ho fatto il “Caselli” e successivamente un corso che un mi ricordo nemmeno come si chiama ma fu un’esperienza bellissima e mi è servito per fare il concorso al Monte dei Paschi.

Per quanto riguarda il lavoro?

Eh se devo esse sincera ho fatto diversi lavoretti (ahahahah). So andata a fa’ la commessa, poi so andata impiegata al Monte dei Paschi dove c’ho lavorato per 35 anni con molta soddisfazione direi. Poi purtroppo so’ andata in pensione per la mi malattia.. (sta per piangere).

E i figli?

 Oddio qui potrei parla’ per ore ma facciamola breve… Ho due figli, Valentina e Matteo. Il tu zio si trasferì a Roma per il lavoro e ora sta lì con la tu zia e le tu cugine. Ogni tanto andiamo a trovarli e si passa co’ loro delle belle giornate, specialmente d’estate vedrai hai visto e c’hanno il giardino lì fori e ci si sta da dio. Mi so dedicata tanto ai mi figlioli, abbiamo passato giornate indimenticabili, li portavo sempre ai giardini, in Piazza del Campo. La tu mamma fece una bellissima comunione e si affittò addirittura una casa in campagna. E anche il su’ matrimonio è stato qualcosa di spettacolare.. madonnina quanto piansi. Invece il tu’ zio non s’è sposato. Matteo è sempre stato più vivace della tu’ mamma che invece era una calma, obbediente. Il tu’ zio mi ricordo stava sempre a casa con un suo amico e ogni volta me ne combinavano una diversa, io non sapevo più come fa’. Sai che mi facevano? E mi gonfiavano e i palloncini con l’acqua e poi da camera del tu’ zio li tiravano addosso alla gente. Mi toccò addirittura chiude tutte le finestre col lucchetto. Poi dopo fatto questo e facevano l’aeri di carta. Te lo ricordi Paolo? [Nonno: “dei cosi di carta un me lo ricordo ma dei palloncini si”.]
Poi lo mandavo a ripetizioni e ogni tanto quella donna mi chiamava e mi chiedeva dove fosse il mi’ figliolo e io sapevo che andava lì e invece sai che faceva? Andava a gioca’ a pallone. Infatti non passò nemmeno a cresima, andava al Costone. C’era una figurati e s’era in lotta continua e mi è rimasta qui questa eh e la vedo anche ora ogni tanto. E mi disse che se il tu zio non andava all’ultima lezione a cresima non ce lo faceva passa.. e allora sì che non ci andò il tu’ zio.

Andavi a delle feste con i tuoi amici?

Sie feste… e non s’usciva di casa col mi babbo.. c’era da fa’ le feste (ahahah). Il mi’ babbo era abbastanza severo tanto che un ho avuto una gioventù come le mi amiche. Quando loro per esempio andavano a balla’ nelle case io non ci potevo anda’ perché un mi mandava sai. Se devo esse sincera un po’ di questo ho sofferto… Mi ricordo che una sera dovevo andare a ballare nella società dell’Onda, a quel tempo stavo già col tu’ nonno, e ci furono diverse discussioni perché ci voleva un preavviso, ovvero che il mi babbo si doveva prepara’ mentalmente ahahah. Alla fine a balla’ nell’Onda e ci so’ stata du’ volte, non di più.

E come l’hai convinto a mandartici?

Eh no no.. madonnina certe discussioni sai.. ma che pensi che il mi’ babbo sia stato un bocconcino da ghiotti?

Quindi che rapporto avevi con i tuoi genitori?

Eh col mi’ babbo da quello che t’ ho detto finora te lo puoi immaginare… Invece la mi’ mamma per me era come una sorella, abbiamo passato dei giorni bellissimi insieme, l’ho assistita fino alla fine che praticamente è stata malata. Poi era una persona davvero d’oro e te lo sai che tanto anche lei e t’ha cresciuto. Poi quando dovevi fa’ le gare di pattinaggio lei non voleva mai mancare infatti era sempre presente e io la accompagnavo.

Nonno quando l’hai conosciuto?

Il mi’ marito l’ho conosciuto da ragazzina. Praticamente noi abitavamo nell’Onda, in un vicolino e si stava parecchio alla finestra invece di fare i compiti ahahah. Con lui ormai c’ho trascorso tanti anni e praticamente siamo bell’e arrivati al cinquantesimo anno di matrimonio.

Hai avuto altri fidanzati?

No no non c’ho avuto nessuno.. che campi tanto lui perché un voglio più nessuno ahahahah. Primo e ultimo.

Qual è uno dei tuoi ricordi più belli?

Beh sicuramente quando mi so’ sposata. Entrai in chiesa e c’era tutto un tappeto rosso dall’ingresso fino all’altare con tutti dei fiori laterali e le panche addobbate con li stessi fiori. Poi certo i ricordi più belli so’ anche quando so’ nati i mi figlioli. E poi quando sei nata te e anche le tu’ cugine. Con te ho tanti ricordi belli sai, quante sudate m’hai fatto fa. Ti portavo sempre a giocare in piazza o ai giardinetti e poi si passava sempre dal forno a compra il ciaccino e il succo. Poi mi hai fatto gira’ parecchio le scatole per lo sport perché c’era un periodo che eri sempre indecisa se fa pattinaggio o danza classica e si faceva sempre in su e in giù poi per fortuna ti sei decisa a continua’ pattinaggio e hai fatto proprio bene, a me garba tanto come sport anche se quando caschi mi fai prende certi colpi, ho sempre paura che tu ti faccia male..