Marcella Marri

Intervistata dalla nipote Virginia Carli.

Dove sei nata?

Sono nata in una piccola frazione del comune di Sovicille in provincia di Siena, Barontoli, il 17 aprile di molti anni fa (ride) in un giorno di lunedì alle ore 13 circa, sono nata nei giorni di guerra, e pensa che mi raccontava la mi’ mamma che quando c’erano gli allarmi mi prendeva e correva nei rifugi per nascondersi; una volta m’ha detto che un soldato tedesco era venuto in casa e mi aveva vista e aveva iniziato a dire alla mi’ mamma “bambina,bambina”, tant’è che i miei genitori si erano quasi preoccupati per paura che il soldato mi facesse male,ma poi ha preso e se n’è andato, sai a quel tempo i soldati faceva controlli ovunque.

Sono nata in una famiglia numerosa di contadini dove servivano tante braccia per lavorare la terra. I miei genitori erano persone umili e molto buone, la mamma faceva la casalinga ed era molto paziente e generosa e il babbo faceva il contadino quando si stava in campagna e in città il muratore, lui era più fumino come me (si emoziona), era una persona burlona che stava bene con i giovani che lo cervano sempre, faceva le battute e faceva divertire. Fino a sette anni sono abitata a Barontoli dove ho fatto la prima elementare dopo di che mi so trasferita con i miei a San Piero in Barca nel comune di Castelnuovo Berardenga e lì ho vissuto fino ai 14 anni, ma ho proseguito le scuole a Siena facendo la pendolare.

Come facevi la pendolare?

Andavo e venivo. Prendevo il busse la mattina presto alle 7 per arrivare a Siena verso le 8 circa dove dovevo aspettare un mezz’oretta fori dalla porta della scuola anche se era freddo.Certe volte con delle mie amiche andavamo in chiesa ai Servi per riscaldarci e aspettare, perché le scuole le facevo li vicino.

Com'era la scuola?

La scuola era una scuola femminile, ho fatto tutte le classi ed è andata.....non ero molto brava perché avevo poca voglia di studiare (ride) però l'ho finite di fare e dopo di che sono andata a lavorare (sorride).

Che lavoro facevi?

Il mio primo lavoro fu a 16 anni, sono andata a lavorare al mobilificio Bianciardi che ora non esiste più, dopo di che sono passata a lavorare in ufficio da un elettricista alle Logge del papa,che anche questo non esiste più... si so’ tutti seccati (ride). Dopo tre o quattro anni sono passata da un concessionario auto della NSU che anche questo non esiste più (ride), lì ci sono stata per diversi anni fino a quando non mi sono sposata e avendo avuto poi tre figli ho dovuto sospendere questo lavoro. Sono stata dei mesetti a casa e ho fatto alcuni lavoretti così, dopo di che ho fatto un concorso all'ospedale e sono entrata come infermiera.

Qual è stato il periodo più bello della tua gioventù?

Nel ‘63 quando sono andata a vivere in città per tre anni nel vicolo del Bargello è stato il periodo più bello perché vivevo in piena città, avevo le finestre su Piazza del campo e mi godevo le feste d'estate. Nel ‘68 invece ho vissuto nel Casato di Sopra dove ho vissuto fino a quando non mi sono sposata.

Quando e dove ti sei sposata?

Mi sono sposata a 25 anni con il mio fidanzato, mio marito, tuo nonno (ride) a Siena alla Chiesa dei Cappuccini il 25 Agosto del 1969.

Come vi siete conosciuti?

Noi ci siamo conosciuti molto giovani a 16 anni e ci siamo conosciuti ad una festa da ballo, perché allora c'erano solo feste da ballo, non è che c'erano grandi cose. Ci siamo conosciuti lì e poi ci siamo ritrovati dopo un po’ di tempo e ci siamo messi insieme e da allora siamo sempre stati insieme salvo qualche bisticcio avuto così, capito?

Che bisticci erano?

Bisticci così, letigicci da ragazzini che ora non hanno importanza ma allora si.

Come erano i vostri appuntamenti?

Noi ci si incontrava in città perchè lui lavorava in Piazza del campo in farmacia. Ci si dava appuntamento e si stava insieme, a volte mi veniva a prendere a lavoro e poi si andava a ballare nella società della Trieste, della Lupa o nella Torre.

Te sei mai stata di contrada?

No, ho frequentato di più la contrada del Valdimontone quando ho conosciuto il tu’ nonno.

E per quanto riguarda i figlioli?

Dopo due anni di matrimionio è nato il primo figlio Simone e dopo altri due anni sono nate due figlie gemelle Monica e Cinzia che hanno allietato la nostra famiglia. Io non sapevo che erano due gemelle perché a quel tempo non esisteva l'ecografia e l'ho scoperto solo dopo nata la prima, che era Cinzia. Dopo nata lei è nata Monica, la tu’ mamma. Sono cresciute molto bene ed erano buone mentre Simone era più vivace e geloso.

Da giovane cosa facevi con le tua amiche?

Ma che si faceva? niente. Si facevano le passeggiate, le vasche, si andava a ballare, al cinema, alle feste di campagna e si facevano le merende. Non c'erano grandi cose come ora.

Sei contenta della tua vita o faresti qualche cambiamento?

No,sono contentissima.

Basta così nonna?

Che ti devo dire (ride)... sono felice di essere così, di avere avuto figli, nipoti e di essermi sposata. Non rimpiango niente perché ho avuto una vita tranquilla in cui non mi è mancato mai niente e soprautto non ho mai avuto questa voglia di strafare che c'è ora, mi accontentavo di quello che avevo, anche solo fare una passeggiata e due chiacchere con le amiche mi rendeva felice, per noi quella era festa.